Un uomo non più giovane e solo ha deciso di passare la domenica al Lido. Intorno a lui famiglie con bambini che giocano sotto gli ombrelloni. Ragazze e ragazzi lucidi d’olio stesi al sole. I bagnini gridano, tutti gridano. Lui non ama il frastuono e la luce troppo forte del sole d’agosto. Per proteggersi ha infilato i tappi nelle orecchie e coperto gli occhi con una mascherina. Comodamente steso sulla sdraio l’uomo riflette oppure prova a sognare, se ancora ne è capace. L’uomo ricorda che aveva una moglie e pensa chissà quanto è cresciuta la mia bambina. Sente che il suo cuore è triste perché lui non sopporta più questa lunga separazione. Perché sono venuto proprio qui in questa spiaggia affollata? Un aereo passa altissimo sopra le teste dei bagnanti. Troppo lontano perché si senta il rombo dei motori. Qualcosa sfiora delicatamente la mano dell’uomo che pende dalla sdraio. Non è sicuro, ma avverte la tenerezza di un piccolo corpo vicino. Una voce infan...
blog alla rinfusa di Bruno Martellone