Nella Torre dell’Orologio, al secondo piano, fumavano tutti, tranne Carlotta. Quando la vidi entrare la prima volta nello studio legale Nardin, sembrava solo l’ultima delle dattilografe. Ma era fuoco che cova sotto la cenere, brace coperta come si dice dalle mie parti. - Se dà fastidio lo spengo, l'aveva accolta comprensivo zio Alberto, titolare dello studio e accanito fumatore di sigaro. - Màriavergine no, non si disturbi per me, aveva risposto pallida e ossequiente, . Due ore dopo si era la vedevamo correre in bagno con gli occhi arrossati e una tosse disperata. Alla fine zio Alberto la mandò a casa bestemmiando e sbranando il suo Pedroni spento. Pensavamo tutti che la nuova arrivata non sarebbe durata molto in quel posto. Invece, il giorno seguente, dopo una lunga telefonata, lo zio ordinò che tutti d’ora in poi, lui compreso, si poteva fumare solo in biblioteca. La Carlotta era la prima ad arrivare in studio. Entrava in biblioteca trattenendo il respiro e subito spalancava...
blog alla rinfusa di Bruno Martellone