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Stanotte saranno state le tre non riuscivo a dormire mi rigiravo nel letto cambiavo continuamente canale radio cercando musica sufficientemente soporifera accendevo e spegnevo la luceo sfogliavo giornali vecchi di settimane...il gatto anche lui non era tranquillo e ad un tratto si è messo a grattare sotto la porta della mia camera da letto finchè mi sono alzato e ho aperto e lui si è infilato sotto il letto, miagolando come spaventato da un periocolo imminente...alla radio in quel momento parlavano dell'eclissi di sole del mattino dopo e ho pensato che gli animali a volte certe cose le avvertono prima...il gatto non la smetteva e pareva quasi che la radio lo innervosisse così ho spento...è stato allora che l'ho sentita...me ne avevano parlato, dicendomi che vive da anni in qualche soffitta, probabilmente nell'antico "graner" di ca' da noal o nel sottotetto del tempietto del "beato èrico" che stanno proprio dietro casa mia...era il verso di una soéta (o suìta?) una civetta quello che ho sentito, non confondibile con i rumori notturni di una città addormentata...poi ho pensato che l'altro giorno sulle mura apochi metri da casa hanno catturato una volpe...così ho capito, povero il mio gattino...volpi, civette, eclissi...l'anno nuovo fa paura!

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TRADUZIONI. SHAKESPEARE SONETTO 73

Quello che in me vedi è il tempo dell'anno In cui ingiallite foglie pendono dai rami e cadono rabbrividendo incontro al gelo nude rovine ove già cantavano gli uccelli. Quello che in me vedi è il crepuscolo del giorno Che ad occidente svanisce nella sera e piano piano la notte nera inghiotte ombra di morte in cui tutto si placa. Quello che in me vedi è il brillar del fuoco che tra le ceneri di gioventù giace come sul letto di morte in cui ha fine oggi consunta da ciò che la nutriva un dì. Questo di me tu vedi che l'amore tuo accresce Perché meglio tu possa amare chi lascerai tra poco. That time of year thou mayst in me behold,  When yellow leaves, or none, or few do hang  Upon those boughs which shake against the cold,  Bare ruined choirs, where late the sweet birds sang.  In me thou seest the twilight of such day,  As after sunset fadeth in the west, Which by and by black night doth take away, Death’s second self that seals up all in rest....

Aquila di Lord Alfred Tennyson

Con artigli deformi la rupe afferra; Intima del sole su desolata terra ella si leva e l'azzurro mondo la rinserra. A lei s'inchina la superficie increspata; Dai suoi montani spalti ella scruta Ed è come la folgore precipitata. He clasps the crag with crooked hands; Close to the sun in lonely lands, Ringed with the azure world, he stands. The wrinkled sea beneath him crawls; He watches from his mountain walls, And like a thunderbolt he falls. ©trad.Bruno Martellone- Treviso, 3/3/2012

Oscurità di Lord Byron

Ho fatto un sogno che non era del tutto un sogno: Il sole luminoso era svanito, e le stelle vagavano spegnendosi nello spazio eterno, senza più meta né raggi, e la terra gelata ruotava fangosa e cieca nell'aria senza luce; venne il mattino e andò e venne, ma senza il giorno, E gli uomini scordarono le loro passioni nell’incubo di questa loro desolazione; e il cuore di ognuno si ghiacciò in un'egoistica preghiera di luce: e stettero presso i fuochi dei campi e allora tutto - troni, palazzi di re incoronati, tuguri abitazioni o qualunque cosa li ospitasse tutto bruciò come fosse torcia. Città scomparvero e gli uomini vennero attorno alle case avvampanti per guardarsi in faccia per l’ultima volta; e quelli che stavano nell’occhio dei vulcani accanto alla loro montagna di fuoco erano felici: una paurosa speranza aveva preso il Mondo; le foreste presero fuoco, ma un’ora dopo l’altra crollarono incenerite, e i tronchi crepitando svanivano con un suono secco - e tutto era oscurità. Tr...