Un grande fisico teorico austriaco era considerato da colleghi fisici sperimentali un vero "menagramo". A causa di una sua presunta totale mancanza di "manualità", essendo egli più a suo agio con formule matematiche ed astruse ipotesi teoriche, gli vietarono di avvicinarsi agli strumenti per paura che li rompesse e addirittura di entrare nei laboratori durante l'esecuzione degli esperimenti. Si riteneva infatti che bastasse la sua semplice presenza per causarne l'irrimediabile fallimento.
Una volta capitò che uno strumento particolarmente costoso e delicato si era rotto nel laboratorio dell'università di Gottinga. Benchè quel giorno e a quell'ora egli fosse in viaggio per Copenhagen, i colleghi gli attribuirono lo stesso il disastro, visto che proprio in quel momento il suo treno si era fermato alla stazione di Gottinga per la coincidenza.
Il grande scienziato austriaco si chiamava Pauli ed è famoso per aver elaborato la teoria del c.d. principio di esclusione, uno dei fondamenti della fisica quantistica. "Effetto Pauli" è invece scherzosamente chiamato dai fisici sperimentali ogni inconveniente o cattivo funzionamento delle stumentazioni sperimentali che si verifichino in presenza di fisici teorici.