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Visualizzazione dei post da settembre, 2015

a J.P.

M'amava d'amor di bestia umile innocente senza interesse alcuno la sua unica pretesa una carezza al giorno conferma di fraterna intesa prima di nutrirsi dalla mia mano.
Ho sognato che passavo un week end folle prima a cortina poi a venezia alternandomi con molto successo tra tre donne bellissime e innamoratissime poi c'era il conto da pagare ed io avevo già speso tutti i soldi in divertimenti, ma, puff sorpresa, una delle donne aveva pagato il conto e io non sapevo quale.delle tre.

Quell'arancia era l'unica luce

In quel piccolo lago arancione c'era l'eterno mare, l'eternità ritrovata al prezzo dell'addio, il mare con il sole Era l'unico sole spezzato e inutilmente ricomposto. Era il mare che non ritorna tra le lenzuola vuote. La porta chiusa.
Tante ma tante parole Parole a mucchi Fasci covoni di fieno Formati con arte Uno per ogni dieci passi Erano tenero prato Che rabbrividiva al mattino Sono ora cibo e lettiera Giaciglio e pastura E fuoco di paglia Lumiera nel buio Che dura un minuto
Forse la mia prima battuta umoristica: come si chiama uno che sa tutto? Sapone! (a tre anni...)
Altro sogno che sicuramente ho già fatto. Sono io che corro a rotta di collo in discesa, con paura di non fermarmi più. La via si fa sempre più stretta. La strada di colpo finisce e diventa un prato pianeggiante con l'erba altissima e poi un letto molto basso dove io sono steso a panciasotto e non ho il coraggio di alzare la testa e guardare. Sento insetti che ronzano intorno e chiamo aiuto. Un treno o la metro, non so, arriva sferragliando. Poi riparte, chiudendo le porte fragorosamente. Non si capisce se sono partito o rimasto. Se sono libero o per sempre sepolto.