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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015
Il seme che mi ha generato è figlio di un numero fortunato (Storia vera che prima o poi racconterò)

SAUER 38 H

La luna è nel fango E stanotte ho scavato Rompendomi le unghie Strappando radici infinite Rivoltando la terra Fradicia sotto le foglie d'alloro Ma non era quello il posto Lei aspettava un poco più in là Arruginita e rotta Senza forma quasi irriconoscibile Ha sparato e ucciso una volta sola E per settant'anni e un giorno Ha taciuto Ora non può più Altro che confondersi tra i vermi E la terra bagnata La guerra è finita ci  avevano detto E siamo tornati a casa Seppellendo i nostri rimorsi Mai bugia più grande di quella In tutti questi anni Abbiamo continuato ad ucciderci Ora che siamo  rimasti in pochi Perfino meno di allora Senz'armi e senza pace Vecchi arnesi coperti di ruggine Non ci resta che confessare la colpa E la vergogna d'aver vinto.
Per giustificare il ritorno all'ora solare ti spiegano che si restituisce l'ora legale che ci era stata regalata. Spesso accade di questi tempi: qualcuno restituisce quello che altri hanno preso.
Perché preferire l'Assoluto al relativo? Perché è meglio l'Universale del particolare, il Generale piuttosto che l'individuale? E soprattutto, perché devo scegliere (ammesso che io possa scegliere)?

Genitivo (soggettivo/oggettivo)

Amor vitae, siamo d'accordo E' amore della vita Ma si vive perché E' la vita che amiamo O è la vita che  Semplicemente ci ama? Anche al ginnasio ricordo  Genitivo soggettivo  Genitivo oggettivo Era problema la differenza Che arrovella tuttora. L'amore della mia vita sei tu O semplicemente io vivo Perché ci sei tu che mi ami?