Pensare che la giornata è ormai finita E credere d’avere visto davvero D’essere forse esistito Forse teneramente Come esistono i prati di fine autunno O fragilmente Come l’albero vuoto di canti Che s’inchina alla brezza della sera Sentire che la lotta è perduta Nel corpo senza più voglia Nell’ anima senza attese Vedere la ferita che non sanguina più L’ombra che avanza Che s’allunga dietro l’ultima casa Perdermi fino all’ultimo nei tuoi occhi Come acqua di fiume nel profondo mare.
blog alla rinfusa di Bruno Martellone