Dimentica presto la sua radice Il fiore che si crede figlio del cielo Disperdendo il seme lo regala Al vento. Il suo odore che stordisce Inonda il notturno eden estivo Dove ha abituato i sensi all’oblio Vivendo un presente senza età Ignorando per sempre il suo destino. E’ la vita che aspira all’ascesa Ma il cui volo ha ali troppo fragili Dissipate andando incontro al sole. Icaro credendo di sfuggire al labirinto Costruito dal padre insegue un sogno Senza ritorno e senza sepoltura.
blog alla rinfusa di Bruno Martellone