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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

MARGHERITA

Margherita dal greco margarités perla o gemma a sua volta da antica origine sanscrita MAR che unita a GAR in molte lingue in strano accoppiamento indica luce nel tuo nome risplende uno smeraldo di cui nemmeno troppo nascosta è la radice l'origine ardente il sole della vita minerale riflesso

AUTOBUS

Unione di autos, in greco “da sé” e omnibus in latino “per tutti” Perfino autobus è parola antica Nel grecolatino di Totò Ci ricorda che libero andare è illusione Essendo uguale per tutti la direzione Somiglia all’autobus la vita Come ognuno paghi un biglietto E prima di scendere Al capolinea ci arriva da sé.

POST ILLA (VERBA)

Postilla è alcunché differito Poscritto o retropensato Si dovrebbe prima pensare poi dire E quel che aggiungi al detto Si dovrebbe proibire Senonché interi sistemi filosofici Non sono nient’altro che glosse Tumefazioni aggiunte Appendici al mistero Solo dopo con molto ritardo Il pensiero si manifesta A sua volta postilla Escrescenza del vero.

BILLY JOEL - THIS IS TE TIME TO REMEMBER

Amore e reciprocità sono inconciliabili. Se pretendi reciprocità devi fare un contratto.

FABULA DE TE NARRATUR

Di Esopo a scuola c'insegnano che è l'inventore della favola antica il mythos  che in greco vuol dire voce o racconto la parola quando ancora non è logos narrazione di un tempo privo di storia dove parlano uomini e dei ma hanno ancora voci di bestie mythos appunto da antica radice sanscrita "MI" emettere verso o muggito come d'animale che si riveli da dentro suono ancora inarticolato verso senza metro più antico perfino del canto voci d'antichi eterni segreti perlopiù di tori che danno lezione a zanzare crudele strido dello sparviero dalle lunghe ali spiegate che all'usignolo dal collo multicolore insegna a non sperare vittoria nel mondo o patirà la vergogna oltre il dolore Nel greco di Esiodo e di altri poeti  (Archiloco, per esempio) forse con più sottigliezza la favola è àinos con la stessa radice di enigma mistero o segreto nel breve racconto d'un sogno al risveglio si rivela il senso della tua storia come il re per es

FOLLIA (G.REALI) - SONATORI DE LA GIOIOSA MARCA

EYES WIDE SHUT

Occhi largamente chiusi... "E' un bene essersi destati dai propri sogni e sarà bene restare svegli a lungo" (A.Schnitzler/S.Kubrick)
So che l'ho sognato, perchè S. mi ha colto mentre parlavo nel dormiveglia. Svegliandomi, me ne sono accorto. Un sogno da semicosciente, quasi un delirio. Rispondevo a qualcuno che da chissa dove mi aveva chiamato, esponendomi la sua angoscia per un parente malato. Forse la sorella (aveva sorelle?) di Paolo Ravasin. Si rivolgeva a me come "esperto" in certe cose, situazioni al limite. Avvocato. Rispondevo come si deve in questi casi, prendendo distanza, appellandomi al metodo. Il tono doveva assurdamente professionale, come assurda la situazione è certamente apparsa a chi, da pienamente sveglio ascoltava.   Rispondevo ad una telefonata ma poichè il cellulare era lontano da me era chiaro che non c'era nessuno dall'altra parte. Negli occhi di chi ha capito che stavo comunicando con una realtà fuori da questo mondo, lo sconcerto e l'inquietudine. Se qualcuno lo ascolta ne momento stesso in cui lo si sta sognando, come quando parli nel sonno o nel dormiveglia, il

HIGH (LIGHTHOUSE FAMILY)

BELA BARTOK - MUSIC FOR STRINGS, PERCUSSION AND CELESTA, III

MARGHERITA SUONA CINEMA PARADISO THEME

DIGESTA SEU PANDECTAE

Digesta è dal latino digerĕre dividere in parti o sezioni per mettere ordine fare a pezzi o porzioni  per distribuire spartire lo si fa col cibo spezzato in bocconi  triturato coi denti per poi digerire  ( cibum quod dentes digerunt direbbe Seneca). Pandectae invece viene dal greco παν ossia tutto e δέχομαι prendi ricevi o raccogli tutto insieme come viene viene purché non vada disperso. Anche qui trovi di tutto  forse un poco a pezzetti storie sogni canti e pensieri cose di oggi e cose di ieri tanti frammenti diversi raccolti a mucchietti addentati inghiottiti digeriti a metà.
Solido viene da sŏlum, -i, neutro, nome di cosa il suolo su cui camminiamo la base sulla quale edifichiamo di ogni cosa la parte più in basso con ŏ breve è distinto da sōlus, -a, -um con ō lunga, aggettivo ciò ch'è solo, isolato, a volte solitario ma anche unico, straordinario. Distinto ma non distante chi si isola lontano dal suolo per salire le vette non lo fa per restare da solo ma per essere più vicino al cielo come lo stilita da  στῦλος  , in greco colonna per farsi lui stesso colonna pilastro sul quale poggia la speranza di molti. solitaire/solidaire qualcuno l'ha detto solido e solo  solidale perché unico una lunga, una breve esperienza di vita insegna che spesso è poca la differenza. comunque al principio o alla fine ognuno sta solo sul cuor della terra e questa è la sola solida verità che tutti ci fa solidali.

F.ALONZI E R.BONSIGNORI - L'UNIVERSO DEL CORPO NEL DIRITTO (TRECCANI, ENCICLOPEDIA ITALIANA)

Il diritto può essere definito, in estrema sintesi, come un insieme di previsioni normative che, supportato da un adeguato apparato sanzionatorio, tende a regolamentare in modo uniforme i rapporti sociali, tutelando la vasta gamma di situazioni originate da interessi egoistici confliggenti; è, in buona sostanza, una tecnica di manipolazione del comportamento collettivo e l'uomo, destinatario della tutela e, al contempo, oggetto, strumento di realizzazione pratica della norma, ha rilevanza non già solo nella propria individualità, ma anche come entità fisica sulla quale ricade una serie di coazioni. Nell'esperienza giuridica il vocabolo diritto consiste in una pura astrazione cui si attribuiscono significati a posteriori e, come tale, è sempre stato oggetto di speculazione per giuristi, storici, filosofi, sociologi. In questa sede, prescindendo da una trattazione generale dell'argomento, si focalizza l'attenzione sul ruolo del corpo all'interno del diritto e sui mo
Nel sogno dell'altra notte ero al Centro di Salute Mentale davanti la porta del dottor MG, seduto nel corridoio in attesa della consueta visita. Aspettavo tranquillo senza fretta. All'improvviso è arrivata una signora molto piacente tutta trafelata con le braccia ingombre di frutta molto colorata, mele rosse arance gialle, banane. Si è affacciato il dottore e guardato lei o la frutta, aprendo la porta del suo studio. La signora scusandosi molto voleva entrare prima di me, che pure aspettavo da tanto. Io però non avevo fretta e ci siamo sorrisi. Il dottore ha detto: entri anche lei e ha fatto accomodare entrambi, lasciandoci soli perché aveva da fare. La donna ha mangiato una mela e ha cominciato a toccarmi. Poi mi ha chiesto di baciarla sul ventre che aveva scoperto e che era molto invitante. Io però mi sono soffermato sul seno che ho baciato aprendole la camicetta. Un seno molto piccolo, ma molto sensibile e lei era molto innamorata di me. Lieto fine.
Rovine viene da ruo,-is correre uscir fuori premendo affrettatamente e con forza travolgendo tutto tutto rovinando detto di persone di voci di fiumi del tempo umano di cui i latini hanno avuto tra i primi coscienza ben sapendo che verso il proprio destino non si va lento pede ma ciecamente fuggendolo vi si precipita in mezzo quasi correndo alla rovina (ferme fugiendo in media fata ruitur) Ma ruere è anche secondo un diverso significato mettere sossopra scavare e sconvolgere dal profondo rivolgere come fa con la terra l'aratro o col mare la prua della nave e talora con furia arraffare ciò che è caduto o si è rotto o che dalla quiete profonda è stato strappato e ora è spoglio esposto per farsi oggetto di vendita o per essere preda secondo quest'altro uso del verbo ruta caesa dirà poi il latino delle Pandette sostanzialmente ciò che noi ora chiamiamo beni mobili opposti all'inamovible solidità della terra e di quanto resta alla terra st

WEATHER REPORT - BLACK MARKET (LIVE)

Nel sogno di ieri notte c'era un demonio colle fattezze di Stefano Eugenio da giovane o di Mario Staderini che sogghignando mi istigava all'omicidio. E ripetutamente ho ucciso, cercando di nascondere le tracce del mio delitto. Non so descrivere il disagio al risveglio, come se fosse stato tutto vero. L'arma del delitto era un coltello a serramanico e le vittime tutte donne innamorate senza pudore nè vergogna di me e del mio sesso. Le ho colpite nel sonno dopo averne succhiato ogni energia. Penso siano andate dall'altra parte felici. Non credo avessero bisogno d'altro se non del mio sesso. Per fortuna. Mi avessero chiesto di fare scelte impegnative o di dare loro qualcos'altro, sarei crollato. Ora mi cercano. Meglio che mi nasconda bene o che mi svegli. E' la stessa cosa.

VERSI DEDICATI AD UN POETA CHE SI CHIAMA IANUS PRAVO DA ME CONOSCIUTO CON ALTRO NOME DA GIOVANE QUANDO MI FECE INUTILMENTE STUDIARE LENIN RENDENDOMI COSCIENTE CHE NON SAREI MAI STATO UN MILITANTE DELLA RIVOLUZIONE COMUNISTA

il genio si nasconde nel doppio fondo quello buono e quello pravo I conti non li farete mai senza l'hostis ch'è ospite in voi anch'io dopo di te ho sbriciolato il toscanello nella pipa con sollievo scopro ch'è solo fumo di virginia Giano di fronte non è così Pravo
"nell’ital. ant. successo era vox media (come ora evento), e doveva determinarsi con aggettivo (buon successo e cattivo successo), oggi invece si è stabilizzata con valore positivo." (da Treccani.it, vocabolario online)

NOA NOA - EL TESTAMENT D'AMELIA

LETTERA AI MIEI COMPAGNI DI VENETORADICALE AD UN ANNO DALLA MORTE DI PAOLO RAVASIN

Care compagne, cari compagni, Oggi non sono riuscito a pensare ad altro. Ho detto a Carmen che avrei scritto qualcosa, ma non mi è facile. Paolo Ravasin è morto l’8 febbraio 2014 di SLA. Domenica sarà passato già un anno. Il tempo vola, ci siamo detti oggi con Filomena Gallo. Il fatto è che lui è ancora con noi, suoi compagni di  Veneto Radicale. Tutti noi abbiamo un ricordo di Paolo. Più di tutti Alberto, suo fratello e nostro compagno. Subito dopo viene Raffaele Ferraro, che è stato il primo suo compagno di lotta radicale. Anch’io ho il mio. Nella stanza d’ospedale che per anni è stata la casa di Paolo, proprio sulla parete di fronte al suo letto, c’erano le foto della sua vita. Tra queste, accanto ai ritratti dei figli e degli altri suoi cari, ce n’era una con lui da ragazzo, quando giocava a calcio ed aveva tutta la sua forza di ventenne. Aveva la mia stessa età (sono anch’io del 60) e anch’io giocavo al pallone a vent’anni. La prima volta, vedendo la foto, mi sono detto

CHAPLIN LA FEBBRE DELL'ORO

GEORGES BRASSENS - LA MAUVAISE REPUTATION

I MORTI

I morti, loro ci sono sono loro i padroni di casa e noi gli ospiti a malapena tollerati. Dopo un'iniziale curiosità si sono abituati presto alla nostra evanescente presenza e ora entrano disinvolti nella stanza continuando a confabulare tra loro senza nemmeno salutarci. Sembra quasi che fingano di non vederci per loro ormai non siamo che ombre. Ieri mattina dopo una notte di baldoria sono usciti di casa e mi hanno chiuso dentro dimenticandosi di me. Se ne sono andati a spasso lasciandomi solo tra queste quattro mura. portandosi via la chiave .

ALDO CICCOLINI CI HA LASCIATO

Abituarsi a non confondere la politica col moralismo. Di questi tempi è difficile, ma è l'unica scelta veramente "morale".
La nascita è un mistero. Il dubbio sulle origini cresce, mano a mano che crescono gli anni che da esse ci allontanano.