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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014
Un'idea mi frulla, scema come una rosa. Dopo di noi non c'è nulla. Nemmeno il nulla, che già sarebbe qualcosa. (G. Caproni)

L.F. CELINE - DA VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE

Chi avrebbe potuto prevedere prima d'entrare davvero in guerra, tutto quel che conteneva la sporca anima eroica e fannullona degli uomini? Adesso, ero preso in questa fuga di massa, verso l'assassinio di gruppo, verso il fuoco... Veniva dal profondo ed era arrivato. Dunque niente errori? Quello spararsi addosso che si faceva, così, senza nemmeno vedersi, non era proibito! Quello faceva parte delle cose che si possono fare senza meritarsi una bella sgridata. Era perfino riconosciuto, incoraggiato senza dubbio da gente seria, come le lotterie, i fidanzamenti, la caccia coi cani!... Il bastone finisce per stancare chi lo maneggia. Mai, o quasi, chiedono il perché gli umili, di tutto quel che sopportano. Si odiano gli uni gli altri, e tanto basta. Niente costringe i ricordi a manifestarsi come gli odori e le fiamme. 

BACH - JESUS BLEIBET MEINE FREUDE (BWV147)

Ieri notte ho sognato che mio padre veniva accusato di aver ucciso nel sonno mia madre. L'ha colpita girandosi nel letto. Mia madre (ma non era morta?) lo difende dicendo che non ha colpa. Malgrado sia evidente che al massimo è stato un incidente l'accusa è di omicidio volontario. Il processo è all'americana, come nei films, con la giuria popolare, molto scenografico. Mio padre non parla. Gli avvocati americani sono visibilmente incompetenti e suggeriscono a mio padre di riconoscersi colpevole di omicidio colposo e patteggiare. Io m'infurio con loro perché voglio che sia assolto e suggerisco diversa strategia difensiva basata su un cavillo procedurale, ossia sul fatto che mio padre non può essere giudicato da un tribunale americano, essendo cittadino italiano sia lui che mia madre la quale è morta in Italia. Non si capisce proprio che c'entri un tribunale americano Non so come finisce il processo, so che nel sogno ad un certo punto compare Daniel, un ghanese che fr

TRADUZIONI. R. LOWELL, ALBERO DI NATALE

Venti o più grandi rose di pezza, rosa pallido o scarlatte A spirale sui rami – una vincente combinazione Per te, che le hai raccolte per otto anni o più Fior da fiore dalle stillanti foreste caraibiche Sempre uguali, ma diverse da un albero all'altro, da Boston fino a qui - Trapiantate come te... Venti piccoli uccelli o più Beccano gli aghi; una quaglia, un dorato canterino Niente di speciale, tranne per quei minuscoli Cosini verdi, specie sconosciuta di paglia intrecciata Cestini penzolanti di vimini stuzzicanti per un gatto Una cosa carina, fatta con amore, così insolita che neanche la nostra bimba ci poteva credere... l'essere modesta E la certezza nuda e cruda di un ego femminile: “Poichè ero senza ambizione, gli uomini mi credettero pazza”. Christmas tree Twenty or more big cloth roses, pale rose or scarlet Coil in the branches – a winning combination For you, who have gathered them eight years or more Bosom-blossom from Caribbean steambath forests Cha

EL CANT DELS AUCELLS

In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti. (E. Flaiano) Il metodo del successo consiste in larga misura nel sollevamento della polvere (L. Bianciardi)

TRADUZIONI. SHAKESPEARE SONETTO 73

Quello che in me vedi è il tempo dell'anno In cui ingiallite foglie pendono dai rami e cadono rabbrividendo incontro al gelo nude rovine ove già cantavano gli uccelli. Quello che in me vedi è il crepuscolo del giorno Che ad occidente svanisce nella sera e piano piano la notte nera inghiotte ombra di morte in cui tutto si placa. Quello che in me vedi è il brillar del fuoco che tra le ceneri di gioventù giace come sul letto di morte in cui ha fine oggi consunta da ciò che la nutriva un dì. Questo di me tu vedi che l'amore tuo accresce Perché meglio tu possa amare chi lascerai tra poco. That time of year thou mayst in me behold,  When yellow leaves, or none, or few do hang  Upon those boughs which shake against the cold,  Bare ruined choirs, where late the sweet birds sang.  In me thou seest the twilight of such day,  As after sunset fadeth in the west, Which by and by black night doth take away, Death’s second self that seals up all in rest.  In me thou
Quando c'è la salute c'è tutto. Ma se stai male è meglio se hai l'esenzione, così non paghi il ticket.
L'italia è una Repubblica fondata sull'acronimo. Niente mi avvilisce più della faziosità mascherata da ingenuo candore.

LA SECONDA VOLTA SARA' UN SUCCESSO

LE CASE DELLA MIA INFANZIA. PELLEGRINAGGIO SENTIMENTALE

Laboratorio scrittura creativa “I luoghi della vita” 17/12/2014 – Pellegrinaggi sentimentali – Bruna Graziani Esercizio. Un pellegrinaggio sentimentale nella mia casa d'infanzia. Sottotitolo (aggiunto alla fine): I primi ricordi sono davvero nostri? La prima casa dove ho abitato esiste ancora e si trova a pochi passi da qui, proprio nel vicolo Pescatori, sul retro di questo edificio dove si svolge questo Laboratorio di scrittura creativa. Adesso c'è un ufficio delle assicurazioni vattelapesca e un sacco di volte sono passato davanti al portone ma non ci posso entrare. Non è così importante. Quella casa è vicinissima eppure troppo lontana nella memoria per avere ricordi precisi, per essere la mia “casa dell'infanzia”. Infatti non ricordo le stanze, i locali, ma solo vagamente dei rumori indistinti di quella casa. Forse la radio che suonava ritapavone in alto (ovviamente: io ero bassissimo, molto più che adesso). Forse il ronzio nel buio del proietto

LA STANZA DELLE CENERI

Al secondo piano della Torre dell’Orologio fumavamo tutti tranne Carlotta. Quando fece il suo ingresso nello studio legale Nardin sembrava una semplice dattilografa, pallida e ossequiente. Ma era fuoco che cova sotto la cenere, brace coperta come si dice dalle mie parti. - Se dà fastidio spengo il sigaro, l'aveva accolta comprensivo zio Alberto, titolare dello studio. - Màriavergine no, non si disturbatevi per me, aveva risposto. Due ore dopo si era chiusa in bagno con gli occhi arrossati e una tosse disperata. Alla fine zio Alberto la mandò a casa bestemmiando e sbranando il suo Pedroni. Pensammo tutti che non sarebbe durata. Il giorno seguente, invece, dopo una strana telefonata, lo zio ordinò che d’ora in poi, lui compreso, si poteva fumare solo in biblioteca. In quel posto Carlotta, che era la prima ad arrivare studio, entrava solo al mattino presto. Spalancava le finestre e trattenendo il respiro svuotava il grosso posacenere di vetro che riponeva sul tavol
Sono al bancomat ma so benissimo che non ci sono soldi nel mio conto. Dopo un po' di tentativi la tessera mi viene trattenuta. Ho lasciato il conto da pagare al bar dove ho offerto il caffè a molta gente che non conosco. Invece di andare a scusarmi, scappo via, ma i vigili urbani mi fermano. Mi difendo. Non è giusto che io paghi perché il caffè non era per me.
Aux armes citoyens! Antispammismo militante! Le chiamano automobili, ma stanno ferme se nessuno le mette in moto.

EPITTAFI

epittafio n. 1: di figli orbato senza aver generato epittafio n. 2: preferì non sposarsi per non separarsi epittafio n. 3: molto conobbe a sua insaputa
Sto scendendo delle scale ripide con un sacco sulle spalle pieno di soldi. Sono soldi falsi o stranieri che non si possono cambiare. Io lo so e sono arrabbiato perché qualcuno mi ha dato dei soldi che non si possono spendere. Eppure li tengo stretti e non voglio liberarmene, anzi scappo via da qualcuno che vuole prendermeli e nascondo il sacco in una cantina buia. Poi mi dimentico dove li ho nascosti. Sono angosciato perché da quei soldi dipende la soluzione dei miei problemi.