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TRADUZIONI. R. LOWELL, ALBERO DI NATALE

Venti o più grandi rose di pezza, rosa pallido o scarlatte
A spirale sui rami – una vincente combinazione
Per te, che le hai raccolte per otto anni o più
Fior da fiore dalle stillanti foreste caraibiche
Sempre uguali, ma diverse da un albero all'altro, da Boston fino a qui -
Trapiantate come te... Venti piccoli uccelli o più
Beccano gli aghi; una quaglia, un dorato canterino
Niente di speciale, tranne per quei minuscoli
Cosini verdi, specie sconosciuta di paglia intrecciata
Cestini penzolanti di vimini stuzzicanti per un gatto
Una cosa carina, fatta con amore, così insolita
che neanche la nostra bimba ci poteva credere... l'essere modesta
E la certezza nuda e cruda di un ego femminile:
“Poichè ero senza ambizione, gli uomini mi credettero pazza”.


Christmas tree

Twenty or more big cloth roses, pale rose or scarlet
Coil in the branches – a winning combination
For you, who have gathered them eight years or more
Bosom-blossom from Caribbean steambath forests
Changeless, though changed from tree to tree, from Boston to here -
Transplaints like you... Twenty little birds or more
Nip the needles; a quail, a golden warbler -
The rest not great, except for those minnowy
Green things, no known species, of woven straw
Small dangling wicker hampers to tease a cat
A fine thing, built with love; too unconventional
For our child to buy... to modesty
And rightousness of a woman's ego stripped naked:
“Because I lacked ambition, men thought me mad.”

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TRADUZIONI. SHAKESPEARE SONETTO 73

Quello che in me vedi è il tempo dell'anno In cui ingiallite foglie pendono dai rami e cadono rabbrividendo incontro al gelo nude rovine ove già cantavano gli uccelli. Quello che in me vedi è il crepuscolo del giorno Che ad occidente svanisce nella sera e piano piano la notte nera inghiotte ombra di morte in cui tutto si placa. Quello che in me vedi è il brillar del fuoco che tra le ceneri di gioventù giace come sul letto di morte in cui ha fine oggi consunta da ciò che la nutriva un dì. Questo di me tu vedi che l'amore tuo accresce Perché meglio tu possa amare chi lascerai tra poco. That time of year thou mayst in me behold,  When yellow leaves, or none, or few do hang  Upon those boughs which shake against the cold,  Bare ruined choirs, where late the sweet birds sang.  In me thou seest the twilight of such day,  As after sunset fadeth in the west, Which by and by black night doth take away, Death’s second self that seals up all in rest.  In me thou

Aquila di Lord Alfred Tennyson

Con artigli deformi la rupe afferra; Intima del sole su desolata terra ella si leva e l'azzurro mondo la rinserra. A lei s'inchina la superficie increspata; Dai suoi montani spalti ella scruta Ed è come la folgore precipitata. He clasps the crag with crooked hands; Close to the sun in lonely lands, Ringed with the azure world, he stands. The wrinkled sea beneath him crawls; He watches from his mountain walls, And like a thunderbolt he falls. ©trad.Bruno Martellone- Treviso, 3/3/2012

Shakespeare - Sonetto 35 (traduzione)

Per ciò che hai fatto non ti crucciare Le rose hanno spine, fango le fonti Eclissi e nubi coprono la luna e il sole Nella più dolce rosa un verme vive. Sbagliano tutti ma fu mio errore  difendere te frodando me stesso  Ora per scagionarti vado in rovina giustificando una colpa senza scuse. E poiché sono complice del tuo peccato sono ad un tempo tuo contraddittore E tuo avvocato e di me stesso accusatore E tanto in me duellano odio e amore Che contro la mia volontà faccio il palo alla dolce ladra che spietata mi deruba.