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Non onora le forme questa luce
E l’avviso dell’ennesima chiamata
Non rispetta questo silenzio
Avevo considerato il lunghissimo bacio
Di due adolescenti quasi un mordersi
E il loro odore acre di sesso
Prima di ferirmi coi miei stessi pensieri
Avevo sentito le loro voci ridere
Nascosto dietro la porta come una spia
Sarei molto curioso di sapere
Dopo tutti questi anni dove sono adesso
Loro due quei ragazzini che si baciavano
La mia curiosità indiscreta su quel piccolo lui
La mia curiosa indiscrezione sulla piccola lei
E il loro odore acre di sesso
Loro che parlano e ridono trattenendosi un po’
Anche noi qualche volta parliamo e ridiamo
Ma se lo facciamo è senza onestà né pudore
Sarei curioso di capire perché anche tu ancora lo fai
Con il minimo sforzo, s’intende, ma ancora lo fai
Certo non è per me che lo fai
E nemmeno per te stessa, io credo
Forse per fedeltà alla tua virtù tenace
O forse anche tu li hai spiati quei due ragazzini
Così caldi e belli e pieni di voglie
E allora forse qualcosa succede anche a te
Quando pensi a come si baciavano
Non è come quando si bacia chiunque
Guardando intorno e un po’ guardandosi
Loro si baciavano come mordendosi
E qualcosa succede quando si pensa a come si baciavano
E il loro odore acre di sesso
Come erano beati dopo i baci morsicati
Tanto da sembrare piccoli dei del piacere
Beati e spiati e il loro odore acre di sesso
Ho sognato il tuo viso
E ho ricordato il passato
Il viso che avevi e che hai adesso
Non sei cambiata
Alla luce d’argento della luna sei la stessa
Di una bellezza bianca non consumata
Per ore sono rimasto a pensare com’era
Il tuo viso di una bellezza bianca
E il loro odore acre di sesso
Il viso che avevi e che hai adesso
Mi sono chiesto invece chi sono diventato io
Mi sono spiato e forse ho sognato il mio viso
Com’era e come è adesso
Volevo darti qualcosa importante di me
E che tu la conservassi
Ma questo è stato prima che mi ferissi
Coi miei stessi pensieri
Poi ho sentito le loro voci ridere
Dietro la porta
E il loro odore acre di sesso.

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TRADUZIONI. SHAKESPEARE SONETTO 73

Quello che in me vedi è il tempo dell'anno In cui ingiallite foglie pendono dai rami e cadono rabbrividendo incontro al gelo nude rovine ove già cantavano gli uccelli. Quello che in me vedi è il crepuscolo del giorno Che ad occidente svanisce nella sera e piano piano la notte nera inghiotte ombra di morte in cui tutto si placa. Quello che in me vedi è il brillar del fuoco che tra le ceneri di gioventù giace come sul letto di morte in cui ha fine oggi consunta da ciò che la nutriva un dì. Questo di me tu vedi che l'amore tuo accresce Perché meglio tu possa amare chi lascerai tra poco. That time of year thou mayst in me behold,  When yellow leaves, or none, or few do hang  Upon those boughs which shake against the cold,  Bare ruined choirs, where late the sweet birds sang.  In me thou seest the twilight of such day,  As after sunset fadeth in the west, Which by and by black night doth take away, Death’s second self that seals up all in rest.  In me thou

Aquila di Lord Alfred Tennyson

Con artigli deformi la rupe afferra; Intima del sole su desolata terra ella si leva e l'azzurro mondo la rinserra. A lei s'inchina la superficie increspata; Dai suoi montani spalti ella scruta Ed è come la folgore precipitata. He clasps the crag with crooked hands; Close to the sun in lonely lands, Ringed with the azure world, he stands. The wrinkled sea beneath him crawls; He watches from his mountain walls, And like a thunderbolt he falls. ©trad.Bruno Martellone- Treviso, 3/3/2012

Shakespeare - Sonetto 35 (traduzione)

Per ciò che hai fatto non ti crucciare Le rose hanno spine, fango le fonti Eclissi e nubi coprono la luna e il sole Nella più dolce rosa un verme vive. Sbagliano tutti ma fu mio errore  difendere te frodando me stesso  Ora per scagionarti vado in rovina giustificando una colpa senza scuse. E poiché sono complice del tuo peccato sono ad un tempo tuo contraddittore E tuo avvocato e di me stesso accusatore E tanto in me duellano odio e amore Che contro la mia volontà faccio il palo alla dolce ladra che spietata mi deruba.