Conosci te stesso
γνῶϑι σεαυτόν
E' aoristo e dunque
Non il singolo atto di conoscenza
Ma l’azione stessa del conoscersi
Valida oggi non meno che ieri o domani
E non del conoscere quest’io che sono
Ma piuttosto l’in se di se medesimo,
Per conoscere infatti chi sei
Devi dovevi e dovrai prescindere
Anzi no, meglio: andare oltre
Lo scorrere senza riposo degli eventi
Oltre i confini, fuori dalla durata
Fino al limite dell’orizzonte infinito.
Diciamo “aoristo” per dire il possibile
Anzi, no, meglio: la possibilità stessa
che di sé per sé si nutre
Che tralascia gli accidenti ed è uguale
nel presente, nel passato, nel futuro
La nascita del tutto è un trascurabile istante
E al tempo stesso è l’inizio della fine.
Ricorderò per sempre porterò dentro di me
Uno per uno i tuoi singhiozzi
La tristezza che si ripete sempre più stanca
Il momento in cui scoppiavi a piangere
L’ultima lacrima inghiottita dal silenzio.
γνῶϑι σεαυτόν
E' aoristo e dunque
Non il singolo atto di conoscenza
Ma l’azione stessa del conoscersi
Valida oggi non meno che ieri o domani
E non del conoscere quest’io che sono
Ma piuttosto l’in se di se medesimo,
Per conoscere infatti chi sei
Devi dovevi e dovrai prescindere
Anzi no, meglio: andare oltre
Lo scorrere senza riposo degli eventi
Oltre i confini, fuori dalla durata
Fino al limite dell’orizzonte infinito.
Diciamo “aoristo” per dire il possibile
Anzi, no, meglio: la possibilità stessa
che di sé per sé si nutre
Che tralascia gli accidenti ed è uguale
nel presente, nel passato, nel futuro
La nascita del tutto è un trascurabile istante
E al tempo stesso è l’inizio della fine.
Ricorderò per sempre porterò dentro di me
Uno per uno i tuoi singhiozzi
La tristezza che si ripete sempre più stanca
Il momento in cui scoppiavi a piangere
L’ultima lacrima inghiottita dal silenzio.